In un mondo distopico e alla deriva, divorato e dominato dalla violenza di ogni forma di potere, mentre ci barcameniamo tra l’impotenza e la vergogna, qualcuno riesce ancora a farci sperare nell’umanità, qualcuno riesce ancora ad avere la forza di agire in quella direzione.
C’è chi finanzia il sostegno, chi manifesta, chi organizza eventi, chi si raduna nei porti e chi s’imbarca. E poi c’è chi, ancora una volta, non ha paura di contrastare un governo a cui piace tanto il gusto del potere e si crogiola nell’inettitudine.
Ancora una volta, sotto la guida di Mimmo Lucano, la città di Riace si rivela simbolo di resistenza, civiltà e dignità umana. Il 5 agosto scorso, attraverso un incontro online con il sindaco di Gaza City, Dr. Yahya R. AlSarraj, Riace e Gaza sono state gemellate, scaturendo una profonda commozione tra firmanti e presenti.
Un atto simbolico che costituisce un vincolo di fratellanza, resistenza e solidarietà come indicato nel protocollo ed volto a manifestare la vicinanza profonda della comunità riacese al popolo palestinese, onorare la memoria delle vittime innocenti dei bombardamenti e delle guerre, sostenere moralmente la popolazione civile di Gaza, in particolare bambini e famiglie colpite, promuovere iniziative culturali, umanitarie e di testimonianza condivisa, laddove possibile.
Nella dichiarazione di intenti inoltre si legge che il Comune di Riace dichiara la propria solidarietà incondizionata al popolo palestinese e alla Città di Gaza, il proprio impegno morale a tenere viva la memoria di ciò che accade nei luoghi dimenticati del mondo, la volontà di creare un legame umano e simbolico con Gaza, comunità martoriata ma non sconfitta.
Illustrazione di Giorgia D’Emilio ispirata al murales di Vincenzo Franco presente a Riace.
