Ne La pulizia etnica della Palestina, lo storico Ilan Pappé rievoca come una delle tante operazioni militari israeliane durante la Nakba, l’espulsione forzata del popolo palestinese del 1948, fosse chiamata…
Fuori le finestre della sala, le tinte del paesaggio sono truci, a tratti volgari, una sensazione che non riesce a essere ignorata. -“Come avete passato queste due settimane?” domanda Nicola.…
Shaed sembra una Pietà al femminile, con una terza martire: c’è il volto rugoso di Tarlan, insegnante di danza in pensione e attivista; tra le sue braccia il corpo livido della ballerina Zara, figlia non di…
Apollo si innamora di Cassandra, figlia di Priamo re di Troia, e le offre il dono della preveggenza in cambio di una notte d’amore. Di fronte il rifiuto della donna,…
Pigiama e spadino di legno Prima di entrare in Accademia di Recitazione, bisogna superare tre fasi: nella prima, il candidato presenta un dialogo a propria scelta. Ero giucator’ ‘e purtone,…
L’indice si trascina sul letto della tammorra, l’unghia gratta con gentilezza la superficie ruvida, il suono che ne esce intimidisce: è un ruggito pronto ad esplodere. Va avanti così per…
La classe dell’asilo era un po’ grigia, un po’ verde, alcuni tavoli rotondi altri a forma di rombo. Due finestre, una mezza libreria, la scrivania vicino la porta, la lavagna…
Mario Paciolla è morto il 15 luglio del 2020, a San Vincente del Caguàn, dove lavorava come osservatore Onu dell’accordo tra il governo colombiano e la FARC. Era un’attivista, volontario, giornalista, poeta, aveva 33 anni. Mentre scrivo, l’ipotesi più accreditata è ancora quella del suicidio, probabile è l’archiviazione del caso. Eppure tutti coloro che l’hanno conosciuto, affermano senza ombra di dubbio, la stessa cosa: Mario assomigliava alla vita.
Sono mura dalle fondamenta ruvide e morbide, si sciolgono proprio mentre tu le osservi, si fondono tra loro, ogni colore diventa l’altro ma rimane fedele a sé stesso. I dipinti…